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Anonimo (domenica 6 febbraio 2011) Categoria: Altro
non so
possibile mai che in questa vita non mi sono potuta godere quel pezzo di uomo di mio padre''...bello moro pelle scura alto simpaticissimo elegante e sportivo con i semplici si comportava da semplicissimo per metterli a loro agio, aveva il suo orto .. zappava l'orticello ..con i vicini o con chi lo faceva di mestiere si divertiva tanto a sembrare come loro tanto umile e buono va be' a volte un po' megalomane un po' come me ..ma tanto umile lo stesso .. e con i sofisticati primeggiava sempre, possibile mai che non ho potuto avere la possibilita' come tutti ce l'hannotroppo poco tempo ..se ne sta andando via chissa' dove e se vivro' per altri 50 anni io non lo vedro' piu' mi auguro tanto che lui possa vedere me se potra' quando sara' quante ingiustizie mi chiedo perche' se c e' un dio permette tanta sofferenza non vedo tanto significato nella vita perlomeno in quella mia e di chi ce l'ha simile se voi pensate che dopo anni che non si puo' alzare dal letto non puo' parlare eccora non puo' mang ne bere l io non me lo ricordo piu' non ho quell'immagine di lui che cammina che ho invece x tanti se penso e' istantanea..pazzesco va be' lo so ..sono solo parole il perche' non lo sa nessuno e nessuno risponde siamo qui ci tocca vivere e x forza andare avanti ma permettetemi un vaffanc a chi guida l'umanita' se la guida e che la guidasse meglio se la vuole guidare ciao
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Assunta (domenica 6 febbraio 2011)
1:38 del 06-02-2011
Mia cara anonima, non ho ben capito se ti lamenti che tuo padre adesso è ammalato e se sei riuscita a godertelo per un po' di anni. Ognuno di noi ha il suo destino e penso che non sia colpa di chi guida l'umanità, ma è la vita che ci riserva delle sorprese. Mio padre invece è stato assente nella mia vita da sempre, ho sperato fino all'ultimo di poter ricucire questo strappo che sin da quando ero piccola mi fa male e non ne avrò mai più la possibilità, perchè nel frattempo mio padre è morto, e non so se soffro di più per questo o perchè non avrò mai più un'altra possibilità. Ognuno di noi ha la sua strada tracciata, ed il percorso non è uguale per tutti, dietro ogni essere umano c'è una storia diversa. noi le prendiamo per inguistizie, ed invece sono i casi che ci riserva la vita.
dora (domenica 6 febbraio 2011)
Ognuno di noi ragiona con le "sue" esperienze, ma imparare a guardarsi attorno ti aiuterebbe a sopportare il tuo dolore. Almeno tuo padre è "assente" dal suo ruolo per cause esterne alla sua volontà. Assunta ti ha appena detto della sua esperienza: suo padre era sano, ma è stato assente per scelta, per egoismo, direi! E di casi come il suo è pieno il mondo! Certo il risultato è lo stesso: ci sei tu, sola, senza una persona di riferimento, come può essere un padre. Se non sbaglio hai scritto un'altra volta di questa tua sofferenza, ma se ricordo bene, parlavi di un padre che "prima" della malattia, è stato presente e affettuoso. Aggrappati a quei ricordi, e restituiscigli lo stesso affetto. Quando lui non ci sarà più, questo ti basterà. Non gettare neanche un momento del tempo che gli resta, senza fargli sentire il bene che gli vuoi, anche se pensi che lui non lo capisca!...... Imparerai col tempo, che arricchisce molto di più l'amore che si dà, che quello che si riceve! Ciao, cucciolo, ti abbraccio, con affetto. Dora.

Anonimo (domenica 6 febbraio 2011)
si,sola senza un riferimento e' proprio cosi' mi sento come quando ero piccola e i miei genitori si andavano a fare i viaggetti e io rimanevo con mia sorella un po' sballottata e poi ritornavano io ritornavo a casa e finalmente vedevo mia madre che sembrava un'attrice e mi tuffavo in un abbraccio mi ricordo esattamente il calore di una sua pelliccia che indossava una volta dopo un viaggio e l'aria di casa di nuovo dopo il girovagare ho molto rancore perche' mi hanno dato troppo troppo poca serenita' per tanti tanti motivi tantissimi da troppo tempo b mi sento a casa
Anonimo (domenica 6 febbraio 2011)
ora sono grande lo so ma non e' giusto come mi devo sentire sta finendo tutto chissa' che fine faro'
Anonimo Beppe (Anonimo) (domenica 6 febbraio 2011)
Cara anonima, non vi è dubio che sei in passaggio della tua vita molto intenso, questo ti aiuterà a crescere e capire che il tuo dolore lo puoi capire solo tu. anche gli altri che ci sono passati prima prima di te hanno sofferto, per cui con il tempo ( che è la migliore medicina per far guarire queste cose) ti renderai conto che almeno tu il padre ce l'hai avuto, come ti dicono le altre c'è anche chi è stato peggio di te, lo so che non ti può consolare, ma pensa un po a chi ha avuto il padre-padrone, a chi non c'è l'ha mai avuto perchè morto, a chi porta il cognome della madre, ti renderai conto che poi a te non è andata tanto male, scusami se sono così crudo, ma non te lo so dire in altri modi. Sii forte abbi pazienza e ricorda che è una cosa normale morire, almeno in questo siamo tutti uguali, (aggiungo io per fortuna). FORZA E CORAGGIO. ciao
dora (domenica 6 febbraio 2011)
Tesoro non compiangerti. La vita è quella che sarai capace di costruire con le tue mani. Punta a un obbiettivo e vai avanti per quella strada. Quello che hai vissuto fin'ora nel bene e nel male ti è stato dato da altri. Tu lavora per creare la tua strada, la tua famiglia, e fai tesoro degli errori dei tuoi genitori. Come spesso ho avuto modo di dire, a volte i genitori, per superficialità, per inesperienza, infliggono profonde ferite nei figli, ma non lo fanno per cattiveria. Tu impara, e cerca di fare meglio, quando toccherà a te. Intanto, se può servirti, qui ci siamo noi, quando vuoi, per consolarti un po'. Ciao, ti abbraccio. Dora.
mafalda (domenica 6 febbraio 2011)
Non cercare in chi non ha fatto parte della tua vita delle risposte che ora non servono . Hai avuto dei genitori che sicuramente ti hanno amato a modo loro , anche se non era questo l'amore che tu hai inseguito per tutta la vita .Forse è tardi per costruire qualcosa e come dici tu stessa "sta finendo tutto " ,io ti auguro invece che da adesso possa cominciare il periodo dei ricordi e del perdono , perchè la tua rabbia è ancora troppo forte . Sei come un bimbo a cui hanno negato una parte di vita , ma chissà se non sarà proprio questa sofferza a renderti
domani un " genitore perfetto " .Ti arrivi il mio abbraccio , virtuale ma sentito .
Assunta (lunedì 7 febbraio 2011)
0:18 dl 07-02-2011
Cara anonima. non so quanti anni hai e di conseguenza non so a quali riferimenti ti riferisci. Se i tuoi genitori facevano dei viaggi, magari pensavano di poterlo fare sapendo che comunque con te c'era tua sorella, tanti genitori lo fanno, non per questo, senza essere dei cattivi genitori. Forse tu soffrivi di questa cosa e loro non si sono mai accorti di questa tua sofferenza. ora però è una cosa passata, non si può vivere nel ricordo di una sofferenza, devi andare avanti e cercare soprattutto di guardare avanti, magari formando una famiglia (non so se ne hai già una tua) e dedicare ai tuoi figli tutto l'amore che pensi di non aver ricevuto tu.
Soltanto così potrai trovare serenità e dimenticare il rancore accumulato che non serve a nulla.
Anonimo (lunedì 7 febbraio 2011)
no scusate i viaggi era un esempio per spiegare come mi sento sola in qsto momento di viaggi li hanno fatti anche insieme a me la mia infanzia e' stata bellissima mi riferisco ad altre cose purtroppo ,scusate scrivendo qua sono caduta nel ridicolo non mi piace scrivere su un computer ne' tanto meno fare la poetica e melodrammatica xche' non lo sono purtroppo mi sono lasciata andare nel ridicolo non sto bene da qualche anno a questa parte scusate mi piace leggere quello che scrivete i miei commenti stonano
Assunta (lunedì 7 febbraio 2011)
13:40 del 07-02-2011
Ma carissima anonima, che dici? I discorsi non stonano mai, ognuno scrive il suo pensiero come meglio crede e come si sente. Non dire più una cosa del genere, puoi scrivere quanto ti pare e soprattutto ciò che ti pare. I momenti neri li passiamo tutti, sapessi cosa sto passando io! Però vado avanti, un po' tranquilla, un po' agitata, un po' ottimista e un po' mi lascio andare al pessimismo, secondo come vanno le cose e i problemi che mi si presentano davanti giornalmente. Se ti piace leggere quello che scriviamo, continua a farlo e se partecipi, qualcuno a sua volta leggerà volentieri i tuoi scritti. L'unica cosa che non mi piace è chiamarti anonima e anche se non vuoi iscriverti, se metti ugualmente un nome accanto ad anonima, nessuno saprà chi sei, a meno chè non lo voglia tu.
Ti raccomando, non sentirti estranea, quì siamo in famiglia, un pò ironica ed a volte seria ma pur sempre una spece di famiglia.
Buon pomeriggio e guarda che aspetto altri tuoi post. Poi quando vorrai tu, mi confiderai quanti anni hai. Ciao cara.






un nome accanto ad anonimo, nessuno saprà chi sei
mafalda (lunedì 7 febbraio 2011)
Anonima , non sei stata per niente melodrammatica .Ti sei liberata di un rospo che ti rodeva , ti sei sfogata un po' e lo hai fatto senza per questo sembrare ridicola . Forse noi non conoscendo appieno la tua storia , abbiamo un po' travisato il senso , però credo che per venire fuori dal tuo malessere in cui ti trovi da qualche anno , hai bisogno di parlare di tutto ciò che inconsciamente ti fa star male , senza però pensare che chi ti ascolta , ti possa giudicare .Devi aprire tutti i cassettini della memoria e fare un riordino delle tue idee ,perchè forse non lo crederai , ma la forza di una persona si vede proprio quando confessa le sue debolezze . Se trovi qualcuno che a te vicino che ispira le tue confidenze , meglio , altrimenti nell'anonimato , puoi farlo con noi . Decidi tu !
dora (lunedì 7 febbraio 2011)
Sono perfettamente d'accordo con Mafalda e Assunta, noi qui siamo un po' come le zie buone (!), perciò scrivici, ma se lo farai di rado, fatti riconoscere: datti un nome qualunque e sapremo che sei tu. Ciao, tesoro, aspettiamo ancora di leggerti.
Anonimo (lunedì 7 febbraio 2011)
ciao papa'te ne stai andando ti amo tanto e sarai sempre con me tutti i giorni della mia vita aiuta mamma a sopportare il dolore a farla stare bene e stammi vicino mi mancherai tanto ma io ti pensero' sempre ti amo .
Francesco (martedì 8 febbraio 2011)
Non ho voluto inserirmi in questi tuoi sfoghi, perchè in questo sito ci sono le "zie" che hanno saputo ben risponderti, ma dopo questo tuo ultimo dolce commento non ho potuto non farlo. Io ti capisco benissimo anche perché io ho vissuto, per modo di dire, ben poco con mio padre che ricordo come una figura autoritaria e distinta e riservata e rispettata da tutti ed non ho avuto molta confidenza con lui, pur amandolo moltissimo, ed non ho potuto assistere agli ultimi istanti della sua vita ed anche a quelli di mia madre. Quindi ti dico di goderti ogni attimo della vita dei tuoi genitori, nel bene e nel male, e vedrai che non te ne pentirai ed avrai sempre un dolce ricordo di loro. E il tuo futuro sarà, io credo, più roseo.
Ciao con affetto….
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